On the road again il cantautore musicoterapeuta cilentano Giancarlo Di Muoio

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Si intitola Sulla Strada ed è prodotto da Antonio Sessa con SnapBeatProduction. Il mio omonimo due anni fa (con il brano dedicato al padre Gerry) è stato anche premiato all’Aqua Film Festival; quel riconoscimento che ha ricevuto alla Casa del Cinema a Roma è solo l’ultimo di una interessante carriera che sta andando bene, ricordando l’esordio con il botto in duetto con Fabio Concato. Dal 12 Aprile è dunque disponibile il primo disco di Giancarlo Di Muoio, accompagnato dal videoclip della title track: un viaggio in musica e nella vita, dove si susseguono giornate di sole e di pioggia, complicate o leggere, ma preziose sempre e comunque per tutti e per ciascuno.

Giancarlo Di Muoio ha dichiarato ..E’ un disco di rinascita e ri-partenza. Al centro c’è la vita, fatta di tante cose: belle, brutte, semplici e complicate, costellata di gioie e dolori. Un giocattolino che si deve accettare in tutte le sue parti, anche se è complicato. Questo modo di vedere, ci dà una luce diversa, un’energia che possiamo irradiare, condividere. Soprattutto dopo una grande perdita. Il dolore ci impone di fermarci, rimettere insieme i pezzi, ritrovare sé stessi. Per poi ripartire, riprendere il viaggio con tutte le sue ferite. Un viaggio dentro e fuori la vita…

Con Sulla Strada, Gerry e il Tema di Amélie, completano l’album: Si comincia dalla sera uscito nel 2021, che racconta il periodo della chiusura, l’interruzione del viaggio che abbiamo vissuto tutti; Fantasma maledetto rappresenta,invece, la società che ci vuole inetti, che ci fa sentire sbagliati, con l’invito a ritrovare quel sole, quello spiraglio che abbiamo dentro di noi e ci rende meravigliosi ed unici; La legge del tuo cuore parla alle persone, incoraggiandoci ad ascoltarCi per capire quale sia la nostra vocazione, la nostra ispirazione; Cammino da solo è l’importanza di fare passi anche in solitudine, per tornare a casa o in qualunque luogo si possa stare bene; Tonight per trovare il proprio cammino, il proprio passo, con l’invito a ballare e cantare la nostra vita, senza preoccuparci di come lo si fa, ma trovando il nostro modo di muoverci sul ritmo di un brano ballabile e spensierato.