Incontriamo Lorenzo Niccolai ed Eleonora Trivellin per scoprire di più sull’evento di Venerdì 15 Novembre, in ricordo di Alessio Niccolai e della sua personale School of Rock

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Dewey Finn, eccentrico chitarrista costantemente al verde, viene cacciato dalla sua band e si ritrova a fare il supplente in una scuola per fortunati rampolli. Questa la trama del celebre film del 2003, con protagonista Jack Black: una pellicola ormai mitica e che ha generato musical ed anche alcune personali visioni di come stare assieme con la musica come collante. Dell’evento di Venerdì prossimo a Tavarnuzze (Firenze) vi ho già scritto in questo articolo, ma ora vediamo di scoprirne di più con una intervista …

Buongiorno a Lorenzo Niccolai ed Eleonora Trivellin e grazie per averci concesso questa intervista. Partirei dalla domanda più difficile: quali aggettivi usare per descrivere Alessio, sia come uomo, ma anche come artista?
Lorenzo = Se ne potrebbero usare molti ma così a sensazione direi sicuramente creativo e molto curioso in ambito artistico, con una cultura notevole ma mai ostentata, una persona tranquilla e riservata ma anche ironica e pungente al momento giusto.
Eleonora = Senza entrare troppo nella sfera personale, e senza dare una gerarchia ai tre aggettivi scelgo nobile, sapiente e semplice. Nobile riferito all’uomo con una grande sensibilità d’animo e una grande disponibilità; sapiente nel tenere insieme saperi popolari e colti con lo spirito dell’artigiano di bottega quale era; semplice perché sia nella musica che nella vita apprezzava e ricercava questa qualità costantemente senza mai confonderla con la banale semplificazione. Geoge Sand scriveva che “La semplicità è la cosa più difficile da ottenere a questo mondo; è l’estremo limite dell’esperienza e l’ultimo sforzo del genio”, questa citazione l’ho scelta per il mio ultimo libro che ho dedicato ad Alessio.

Lo spettacolo che avete costruito per ricordarlo, come è stato concepito? Chi vi sta aiutando?
Eleonora = E’ stato strutturato in modo naturale e quando ne ho parlato con i nostri amici tutti mi hanno incoraggiato a realizzare questo progetto. Poi con Lorenzo abbiamo cominciato a completare tutte le caselle e il progetto ha cominciato a concretizzarsi. L’aiuto è venuto da molte persone a titolo anche molto diverso: da chi ha voluto suonare alla serata a chi si è offerto per accompagnare le persone in sala e naturalmente all’Associazione Vieniteloracconto con la quale Alessio collaborava con i suoi corsi di musica, alla Casa del Popolo di Tavarnuzze dove svolgeva le lezione e dove ha costruito la sua personale versione di School of Rock.
Lorenzo = L’idea è partita da Eleonora e consiste nel riproporre brani originali composti da Alessio negli anni, non è stato difficile trovare adesioni di amici e allievi per l’iniziativa, anche se vista la qualità compositiva e del songwriting non sarà un compito banale per i vari musicisti rendere giustizia ai brani.

Gli spazi del Teatro Moderno sono ampi e variegati, ma mi sembrano ora un po’ vuoti senza Alessio: come pensate di agire per non disperdere gli allievi che lui aveva coinvolto?
Lorenzo = Purtroppo non è facile sostituire una personalità come quella di Alessio, che conosca bene la musica, sappia suonare più strumenti, sappia insegnarli al singolo di qualsiasi età e tenere insieme un gruppo di giovanissimi musicisti anche per vari anni. Fortunatamente la passione ai ragazzi è stata davvero trasmessa e non hanno smesso di suonare, alcuni hanno iniziato anche il liceo musicale facendo una scelta importante.
Eleonora = Abbiamo subito cercato di continuare la sua esperienza che in primo luogo è una ricchezza per questo territorio. Alessio era un polistrumentista con la capacità di sapersi confrontare con i piccoli studenti fino alle persone adulte ed aveva la capacità di tenere assieme anche personalità diverse nel proprio gruppo. Per ora non siamo riusciti a fare ripartire la scuola ma non smettiamo di cercare la persona che può raccogliere questo testimone.

Musicalmente a quale sua composizione siete più legati e perché proprio a quella?
Lorenzo = Mi è sempre piaciuto molto l’arpeggio di Flora che è un brano estremamente delicato, leggero ma musicalmente articolato, con un bel crescendo sopratutto quando è capitato di suonarlo insieme dal vivo. Ho poi ricordi di quando ero piccolo e componeva al computer, ricordi di alcune melodie ma non saprei ritrovarle, forse di progetti mai conclusi; più che di una composizione in particolare direi che ho un preciso ricordo di un modo di comporre molto personale e attento ai dettagli, con un gusto particolare per l’armonia.
Eleonora = Lo sapevo che c’eri racconta la mia insistente richiesta di conoscere il perché si era innamorato proprio di me. Le parole sono proprio le nostre, quasi una trascrizione. Un’altra canzone che amo è Flora che non ho avuto il coraggio di fare cantare da nessuno: è di un intreccio di pensieri sulla musicista Judee Sill, su sua nonna e su Firenze.

Eleonora, a presentare la serata ci sarà Giancarlo Passarella che tu conosci bene ..
Eleonora = Lo conosco bene e questa è stata occasione per conoscerlo ed apprezzarlo ancora meglio. Ci siamo incontrati per la prima volta quando abbiamo presentato assieme il libro di un amico comune e poi ci siamo trovati a lavorare assieme nell’esperienza politica di Sinistra Civica dove Giancarlo ha messo molte energie e molto impegno

Nell’invitare tutti ad esser presenti Venerdì 15 a Tavarnuzze, vogliamo provare a guardare al futuro? Lorenzo, chiedo solo a te come si auguri che si realizzi nel nome di tuo padre…
Lorenzo =Mi auguro che la passione per la musica e l’arte, così come ho avuto la fortuna di riceverla da mio padre, possa essere più diffusa, tornando ad avere un ruolo importante nella vita delle persone, mentre noto purtroppo un appiattimento generale della qualità che la rende un sottofondo, quando invece, se fatta bene e con sincerità, riesce davvero a parlare di noi, del mondo, a farci riflettere e migliorare.

1 thought on “Incontriamo Lorenzo Niccolai ed Eleonora Trivellin per scoprire di più sull’evento di Venerdì 15 Novembre, in ricordo di Alessio Niccolai e della sua personale School of Rock

  1. Tenedle says:

    ♥️ Bellissima iniziativa. Alessio manca. Grazie Giancarlo.

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