Piramide (nome d’arte di Paolo Previte) nasce a Crotone, dove inizia a fare musica sin da giovanissimo scoprendo di avere l’orecchio relativo (riuscendo a suonare al piano canzoni che non aveva mai studiato prima). Nel 2011 impara a suonare la chitarra da autodidatta, ed incomincia ad ascoltare artisti punk e musica commerciale. Giunto a Roma per condurre gli studi universitari, scopre questa città, attraverso il suo mix straordinario di culture e di persone ed è qui che inizia a plasmare il suo spirito dedito all’arte della musica. Nasce California, il suo primo singolo registrato a Crotone, che ottiene un buon riscontro di pubblico, e dopo un’estate passata ad “allenarsi”, facendo interviste e concerti, si reca a Milano al MassiveArts per produrre 6 nuove canzoni. Lì, oltre che una produzione eccellente, riesce ad “annusare” l’ambiente dei big, entrando in contatto con Charlie Charles, Emis Killa, Annalisa, Canova, Irama, e gli One Republic. La sua aspirazione è affermarsi come il cantautore della gente, una persona che vuole trovare le parole che normalmente sono difficili da trovare nei normali dialoghi.
Piramide è curato mediaticamente da Sonyca.
Sono 4 le tracce in arrivo il 2 Gennaio: Notte di Skopje, Piper, Plastica e Zeffiro. Se la Piramide ha 3 lati e California (il precedente singolo) aveva fatto luce su uno di questi, queste restanti tracce espongono quasi completamente gli altri due, perché possiamo trovare pezzi che confermano il filone California e pezzi che hanno musicalità totalmente rinnovate. Se con California l’artista aveva guadagnato una certa reputazione sul web, soprattutto mediante i mediante social network, questi nuovi pezzi rappresentano un punto di forza e di svolta, sia dal punto di vista dei generi, andando a toccare almeno 3 generi musicali differenti, sia dal punto di vista creativo, perché ogni traccia è stata definita ed arrangiata sin nei minimi dettagli, per non renderla noiosa o ripetitiva. Racconta lo stesso Piramide .. La cosa bella dell’essere un cantautore è che nessuno ti vincola a far niente. Il cantautore, o quantomeno il produttore, sono i ruoli più forti di tutta la musica, perché la costruiscono, danno delle basi e non hanno bisogno di una scuola o di un’università per farlo bene. L’ispirazione nasce in tutti i luoghi del mondo e il cantautore l’acchiappa e ci fa un impero, riesce a parlare e non lo fa solo tramite le parole, ma anche e soprattutto tramite le note. Mi è capitato recentemente di parlare con Vincenzo Cinaski, che mi ha detto: ‘se hai paura che l’unica persona che capisca le tue canzoni sei tu, quando butti giù un tema, chiedi alle persone cosa le parole gli provocano nella testa e poi facci una canzone..