Fratelli Mancuso – Manzamà (Squilibri 2020) lacrime siciliane

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Come dentro a un vortice, la loro creatività enfatizza tradizione e storia, passione e duro lavoro, sapori antichi e fratellanza. Manzamà (in collaborazione con 802 Records) è uno scrigno di pathos, perfettamente assemblato da un package che ormai è il marchio di fabbrica della romana Squi(libri). Sicuramente la bontà di questo nuovo disco di Enzo e Lorenzo Mancuso non si direbbe concretizzata, se inserita di una confezione in plastica o (ancora peggio) dal mero ascolto di files. Mentre dal lettore ascolti i 14 brani, lo sguardo si inebria dalle immagini soft del libretto, con accanto quei testi che ci sono di valido aiuto, non avendo noi la piena padronanza del dialetto siculo!

La loro attività musicale gli ha reso importante dialogare con il mondo teatrale e con il cinema: in alcuni brani di Manzamà (dalla iniziale Lassami dormiri e la vibrante Rosa di carta, passando anche per la vocativa Deus meus) vi sono momenti di apparente tranquillità, come in quelle riprese filmate in un cui un campo lungo serve come intro a poderosi primo piano! Passare dal descrivere un panorama ad un viso in piena luce, ti permette di cogliere come uno sguardo è preparatorio ad un momento di commozione, dove inevitabili sgorgheranno le lacrime. Così in Manzamà sono proprio le lacrime l’elemento portante, quasi un trait d’union di un languore che ti avvolge. Come fai a non emozionarti quando i 3 minuti di Un velu d’aria ti penetrano nel limbo ed anche in altre parte del tuo cervello? Dalla loro Enzo e Lorenzo Mancuso hanno un discreto background che li ha portati anche sotto i riflettori, ma loro hanno scelto di coltivare la musica di ricerca atavica, così da toccare (in modo intimo e personale) gli aspetti ancestrali dell’animo. Questo gli va dato atto, come è giusto che si sappia che il loro impegno sociale viene da lontano e dall’aria che hanno respirato, da quello che hanno mangiato e soprattutto da quello che hanno saputo della storia di una Sicilia che è fatta di un popolo pieno di divertimento, ardore passionale, ma anche di tante lacrime. Il respiro solenne della storia e la voglia di abbracciarsi. Solo chi ha avuto la necessità di emigrare, può capire di cosa stiamo parlando! Ma potete sempre riflettere su questa loro frase .. Una mollica di pane/ per i giorni a digiuno ..
Bello il lavoro di registrazione dei brani (fatto a Perugia, San Cataldo, Palermo ed a Lugo in Spagna), così è stato garbato (ma deciso) il mastering curato da Aldo Giordano presso il RECStudio. Come poi non elogiare l’arrangiamento curato da Franco Battiato in alcuni momenti di questo libro + cd?

Tracklist di Fratelli Mancuso – Manzamà (SQLCD146):
– Lassami dormiri 5,20
– Manzamà 4,47
– Lacrima 4,39
– Occhi di vitru 3,43
– Li suonni 3,58
– Deus meus 4,38
– Ti canusciu firita 4,26
– Tu vidi li nni va 3,13
– Nti la nacuzza ci trasi lu suli 4,53
– Animi 5,00
– Rosa di carta 5,00
– Un velu d’aria 3,09
– La scinnuta 3,37
– Cori miu 3,05