I Tazenda al loro Ventesimo Album ci invitano alla “resistenza”

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Domani esce in versione cd e in digitale “ANTÌSTASIS”, il nuovo album di inediti dei Tazenda. Un disco che unisce tradizione e innovazione, con 11 brani inediti in lingua sardo-logudorese e italiano, dove si raccontano storie di vita comune. Dalla loro formazione nel 1988, i TAZENDA hanno pubblicato 19 album (Antìstasis sarà il loro 20°) tra live, raccolte e studio. Già dal primo e omonimo album, la band rock etnica mostra il loro marchio di fabbrica: un sound unico che fonde gli strumenti musicali della tradizione sarda insieme alle chitarre elettriche. I Tazenda vantano 2 partecipazioni al Festival di Sanremo, di quella più famosa con Pierangelo Bertoli ricorre quest’anno il trentennale.

E’ stato pubblicato il nuovo singolo La Ricerca del Tempo Perduto, il cui video è stato girato alL’Ex carcere di San Sebastiano di Sassari,  e visibile al seguente link: https://youtu.be/s0YJ4vLxS0A.

Gino presenta : ” “ANTÌSTASIS”: ” ANTÌSTASIS, con l’accento sulla prima i, nel greco classico significa resistenza, Una parola che ha tirato fuori Gigi dopo aver guardato la Casa di Carta secondo me. L’abbiamo trasformata in un’altra lingua perchè ha acquisito un sapore un pochino politico anche se non lo è . Resistenza con tre puntini… come dire ognuno decide a cosa fare resistenza. Chiaramente il suggerimento nostro non è una resistenza contro una cosa forte: la vita va cosi, l’amore va cosi, tanto non abbiamo un’alternativa. Dal 2012 non facevamo un disco di inediti, nel 2012 è arrivato il nuovo vocalist dei Tazenda e ci siamo presi il tempo per riadattarsi e sopravvivere. Nel frattempo non siamo rimasti con le mani in mano ma abbiamo prodotto 4 o 5 singoli tra cui alcuni anche di successo come “Cuore e Vento” con i Modà. Ma oggi siamo arrivati a licenziare questo disco che è il futuro”.

Se questo è un album di resistenza ed effettivamente lo è quali sono gli elementi che collegano al passato alla storia e come li avete messi assieme?

“Piu’ che gli elementi l’elemento è uno ed è la musica. La musica ha questa capacità di evolversi , siamo al nostro ventesimo album . Ci siamo presi tanto tempo per fare quest’album . Abbiamo pensato a divertirci quando facciamo musica. Tutto quello che ha avuto un’evoluzione non dovremmo essere noi a spiegarla ma la musica. Aggiunge Nicola – Ci siamo concentrati su tutto questo, sulla realizzazione dei canti produzione delle basi, la caratteristica dei Tazenda è sempre stato mescolare la tradizione con il rock piu’ assoluto e questa volta è stato difficile perchè andiamo dal pop alla discomusic e volevamo mantenere una certa tradizione legata alla nostra terra, abbiamo dovuto fare un enorme lavoro. “

Titolo in greco antico, una citazione quasi di Proust, non pensate che la gente si possa spaventare, vi definite anche culturalmente?

“Sia io che Gigi leggiamo tantissimo. La ricerca del tempo perduto è proprio ispirato al titolo, e uno dei concetti piu’ belli di quel libro è lo stato di fanciullezza che se fatto meccanicamente la possiamo anche subire tornando indietro godendoci il fatto che eravamo bambini, la citazione non è neanche nascosta. Mentre nel titolo antistasis, volevamo un effetto sorpresa. Speriamo che qualche canzone sopperisca a questa apparente difficoltà”

Avete scelto di chiudere questo album con il remix , una versione alternativa di “A nos bier” , volevo chiedere se questo può essere un augurio per l’incontro di queste generazioni musicali?

Lo speriamo, come detto poco fa noi ci divertiamo quando facciamo musica, noi abbiamo anche molta curiosità, io poi sono il tastierista, il nostro genere non è quello. Ogni tanto ci divertiamo a fare qualcosa che non è nei nostri canoni, con questo a nos bier, ha avuto una trasformazione da quando abbiamo iniziato a proporlo. Piu’ che un atto di coraggio, l’importante è fare musica per divertirsi.

Il sound Tazenda è riconoscibile grazie anche al marchio sardità, invece la scrittura Tazenda come nasce prendendo ispirazione ?

Beh li Gino è l’autore di tutti i nostri testi. Il piu classico dice Gino, è prendere una chitarra acustica e mettermi a cantare in inglese finto e se la melodia è buona vedere se anche le parole si sposano, questa è la tecnica piu’ antica. Mentre alcuni pezzi nascono con la tecnica della canzone d’autore , cioè contemporaneamente musica e parole dove la melodia perde un po’ a vantaggio dei significati. Qualche volta raramente ho scritto dei pezzi prima il testo e poi la musica e la melodia passa quasi in secondo piano. I Tazenda sono famosi, non capendo la maggior parte quello che diciamo, per le note che emettiamo, quindi la melodia è la cosa piu’ importante.

La vostra storia personale quanto ha influenzato il viaggio artistico che avete condotto in questi tanti anni di carriera

Il percorso di vita influenza tutta la nostra vita e non solo quella artistica. Io credo che chi fa arte la fa attraverso quello che è. Nel bene e nel male. Lo fa attraverso quello che è la sua vita attraverso quello che è il suo vissuto. Io personalmente la vivo giorno dopo giorno come si vive la vita.