Un drummer dal groove rock beat: intervista a Roberto Valtriani del Consorzio B.I.T. ..

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Mercoledì 15 Maggio alla BiblioteCaNova Isolotto di Firenze presentiamo questo progetto che consocia alcune tra le più importanti tribute band: ma come gli è nata l’idea del consorzio, dove B.I.T. è l’acronimo di Band Indipendenti Toscane? In attesa dell’evento dalle 17 alle 19 alla BiblioteCaNova (con me ci sarà anche Alessia Pittella), cominciamo a scoprire chi è Roberto Valtriani..

Roberto Valtriani bentrovato: come ti è venuta l’idea di costruire un consorzio tra tribute band? L’idea mi è nata nel tempo, essendo un musicista “datato”, ho visto tanta acqua passare sotto i ponti musicali, sia nel panorama fiorentino, che regionale e quindi ho intuito che il vento stava cambiando e che molti (sia addetti ai lavori, sia gli artisti) cercavano qualcosa di nuovo. Io personalmente suono in due progetti musicali ben organizzati, ma collaboro anche con altri, o faccio sostituzioni nelle band, quindi, quando vado a proporre i miei progetti, mi e’ sempre venuto quasi naturale parlare “anche“ di altre band con cui ho rapporti. E quindi ho soltanto esteso la cosa facendolo diventare “un progetto” che ha visto da subito l’interesse e la partecipazione di tante band regionali. Varie band si sono stancate di come girano le cose a Firenze e quindi (rivolgendosi al nostro consorzio) un gestore può trovare da noi un vero e proprio catalogo di offerte…

Tu in prima persona ti occupa del suo coordinamento, ma c’è qualcuno che vuoi ringraziare per l’aiuto che ti sta dando? Pubblicamente in primis mi sento di ringraziare Gianni Venturi, il fonico / tecnico che lavora in entrambi i progetti musicali di cui faccio parte, perché mi ha aiutato a sviluppare tutta la parte tecnica che io non avrei saputo fare. Un lavoro enorme, ed importante, per le ore impiegate. In seconda battuta, Max Tulipano (vocal leader de Tribù Nomade), col quale ho condiviso per primo le idee che si sono poi sviluppate in ciò che oggi stiamo presentando. Poi tanti altri, a partire dall’amico Fabrizio Faber, che credendo in questo progetto ha contribuito, attraverso il suo essere dj radiofonico (oltre che vocal leader dei Soul Boys).
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Quali sono stati gli artisti che hai amato da giovane? Quali invece i cantanti/gruppi che ora segui con maggiore interesse? Da bambino ho iniziato a suonare la batteria sopratutto attratto dalla musica dei Beatles e dai tanti bei dischi che mio padre acquistava e che ascoltavano in casa: Elvis, Costello, Morandi, Mina, Celentano, Ranieri, Dik Dik, Equipe 84 .. Poi ho vissuto il periodo anni 70 / 80 coi cantautori e le band italiane, De André, De Gregori, Venditti, Banco, PFM e sopratutto le straniere Pink Floyd, Genesis, Led Zeppelin .. Insomma ho ascoltato un po’ di tutto, ma sopratutto crescendo insieme allo studio della batteria, ho fatto mio il consiglio che mi aveva dato il maestro più importante che ho avuto, Agostino Marangolo (Pino Daniele, e tanti altri), il quale diceva che se volevo diventare un batterista con B maiuscola, dovevo saper suonare di tutto..


Tra le tue esperienze del passato, quale ti piace ricordare? Prima de La Combriccola del Blasco, altro periodo importante vissuto all’interno del progetto musicale fiorentino NYR, dove scrivevamo i nostri pezzi, di genere funky / pop, con i quali si ebbe (fra la fine degli anni 80 e gli anni 90) un’escalation di successo e notorietà: siamo arrivati secondi ad Emergenza Rock e poi nel ‘96 abbiamo vintoil prestigioso premio, di quello che allora era il primo ed unico talent televisivo e cioè il Roxy Bar di Red Ronnie

E’ vero che ti contattano band anche da fuori Toscana per iscriversi al Consorzio B.I.T. ? Quale collaborazione ti auguri ci sia tra tutte le band affiliate? Si è vero che sono stato contatto da delle band emiliane e romagnole. Lo scopo appunto è che il consorzio si estenda anche fuori dalla Toscana, perché questo darebbe modo a tutte le band di farsi conoscere in nuovi contesti, ed a nuovi addetti ai lavori e ci permetterebbe in teoria di suonare di più.