Ninfea: gli anni ’90 come li ricordiamo noi!

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In attesa che i tarantini Ninfea tornino in concerto, per presentare il nuovo album “Ri-Evoluzione”, li abbiamo incontrati per farci raccontare da che parte sta andando il rock. E così abbiamo scoperto anche cosa pensano dei Måneskin.

Come vi innamorate del grunge ed in generale del rock anni ’90, che è innegabilmente il vostro marchio di fabbrica?

In realtà tutto è partito da ragazzini ascoltando dischi di Nirvana, Silverchair, Alice in Chains e tanti altri. Probabilmente è un genere che ci ha lasciato il segno per la sua immediatezza e per il suono diretto. L’abbiamo preso come riferimento perché è stato facile da suonare, soprattutto per noi che avevamo preso da poco in mano gli strumenti. Ed in effetti è stato tutto semplice e naturale. Poi però abbiamo studiato e lavorato duro, ma sempre da autodidatti.

Le tracce di questo nuovo disco come sono nate e come avete registrato? Vi siete trovati di persona per provare e registrare, o causa pandemia è stato un copia/incolla via internet?

Abbiamo cominciato a lavorare a questo disco con estrema calma nel 2018 circa. Cercavamo qualcosa di innovativo ed un nuovo approccio per differenziarci da “Superstite”. E’ nato in sala prove, da qualche riff di chitarra, alcune volte nato addirittura mentre si accordavano gli strumenti prima di provare, almeno come idea primordiale, poi elaborato ovviamente. Abbiamo registrato in sala con un microfono ogni singolo brano, provato e riprovato ed ascoltato più volte, alla fine da una ventina di brani, ne abbiamo scelti dieci. Per noi non esiste il copia incolla su internet, abbiamo provato e registrato di persona con tutte le precauzioni del caso!

In cosa pensate che “Ri-Evoluzione” sia diverso e magari migliore ai vostri due album precedenti?

Non so se “Ri-Evoluzione” sia migliore degli altri, ma sicuramente diverso, la musica è sempre una questione di gusti! Ma posso dire che sicuramente è diverso, sotto il profilo del sound e degli arrangiamenti, credo sia anche stato concepito e successivamente, uscito nel posto e al momento giusto, viste le tematiche. (A tal proposito vi invito ad ascoltare il loro singolo “Sono Virtuale”, nda).

Vi state organizzando per un’estate di concerti e che emozioni state vivendo, sperando di tornare sul palco dopo tanto tempo?

Si, è il momento di tornare sul palco più forti di prima! Magari in estate faremo pochi concerti, ma dall’autunno, covid permettendo, abbiamo l’intenzione di farci un bel giretto di date per l’Italia! Non vediamo l’ora! Intanto possiamo dirti che lo presenteremo venerdì 25 giugno all’Angelè Pub di Manduria, in provincia di Taranto. Naturalmente siamo emozionatissimi di tornare sul palco.

Avete suonato sul palco di alcuni festival, con gruppi importanti e professionali. Avete cercato di rubare qualche segreto? E che impressione avete ricavato in generale?

Per noi ogni esperienza, dalla più piccola alla più grande, ci ha sempre lasciato e insegnato qualcosa, quindi, non facciamo distinzione su questo… l’unica cosa che cambia è il numero delle persone che in quel momento ti ascolta.

Una mia curiosità: cosa ne pensate del successo dei Måneskin? Insomma da che parte vi schierate, sembra che in Italia ci siano due fazioni: pro e contro.

Ben vengano i ragazzi giovani che decidono di prendere gli strumenti in mano e suonare, invece di rincoglionirsi davanti ai cellulari! La fase del loro successo potrebbe essere l’inizio di un qualcosa di nuovo, staremo a vedere!

La vostra aspirazione come artisti è…?

Continuare a suonare sempre!

Ninfea: Alessio Ligorio (Chitarra/voce), Francesco Lanzo (batteria), Alessandro Martina (basso)

Discografia: Ade (2011), Superstite (2016), Ri-Evoluzione (2021)