Festival di Sanremo 2022: la degna vittoria di Mahmood & Blanco

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Sin dai primi momenti, si è capito che la lotta sarebbe stata tra loro tre: Elisa, Mahmood & Blanco e Gianni Morandi. Durante questa settimana il primo posto non è mai stato in discussione, mentre Elisa è scivolata al terzo posto solo con la quarta serata, quella dei duetti e che è stata sconvolta dalla freschezza del 77enne Gianni Morandi e di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. Noi di Musicalnews.com abbiamo seguito la 72esima edizione del Festival di Sanremo con un grande sforzo autorale: cinque serate e con cinque expertise diversi, proprio perché avevamo intuito che mai come per questo 2022 avremmo assistito ad un festival vario, sia per genere musicale che per target, anagraficamente vissuto da artisti appena maggiorenni e da ultra 80enni dall’ugola ancora cristallina. Mi permetto perciò ora di fare un po’ di storia di questa nostra settimana sanremese, facendo emergere le cose che ci sono piaciute. Citarle tutte è davvero impossibile, data la ricchezza di questa edizione del festival, conclusa con la presenza di Marco Mengoni, tra l’altro con un testo teatrale dedicato all’hate speech.


Nella prima serata due gli ospiti musicali itaiani di livello internazionale: Meduza (che hanno fatto ballare l’Ariston) ed i Måneskin accolti da un Amadeus driver di un golfcar. La rock band romana è stata pronta a ricordare/suonare il momento in cui hanno vinto l’anno scorso (e da allora sono in tour fisso) ed hanno emozionato il pubblico con il nuovo brano Coraline. Importante il taglio dato da Stefania Schintu alla recensione, perché ha valorizzato anche l’aspetto storico della manifestazione: per questa occasione, enfatizza l’ipnotica scenografia curata da Gaetano Castelli (affiancato dalla figlia Maria Chiara), dalle forme tondeggianti e i balconi laterali usati come ledwall, per rendere il palco del Teatro Ariston ancora più grande e accogliente. Concordiamo con lei, quando definisce Amadeus ancora una volta un ottimo padrone di casa: mai invadente, simpatico e capace di mettere a proprio agio gli artisti. Seconda serata con Luca Varani ad analizzarla e coglie nel segno quando (oltre alle singole canzoni) parla dell’intera macchina festivaliera che Amadeus è riuscito a sottoporre ad un progressivo e veloce svecchiamento dell’audience. Si è passati dagli attempati telespettatori con il plaid sulle gambe ai giovani amanti della musica liquida, armati di smartphone! Questa è la sera del ciclone Checco Zalone, irriverente ma senza esagerare: il suo sarcasmo diventa pura satira musicale con il brano Poco Ricco, che poteva stare in gara in mezzo ai vari artisti. Salvatore De Falco si è cimentato nell’analisi della terza serata, quella dove c’è stata la possibilità di riascoltare tutte e 25 le canzoni: questa operazione ha fatto crescere in noi l’apprezzamento per alcune proposte, facendoci già canticchiare un brano rispetto all’altro. Sempre con Mahmood & Blanco in testa, siamo stati coinvolti da Drusilla Foer, personaggio che noi fiorentini ben conosciamo. La terza puntata è stata anche quella dello show di Cesare Cremonini, davvero ben presentato e che ci fa ritornare forte la voglia di vederlo presto in concerto. Questa è anche la serata con l’applauso a Sergio Mattarella, appena rieletto Presidente della Repubblica Italiana.

Alessandro Sgritta alle prese con la quarta serata (piena di cover e duetti), quella che ha stravolto la classifica nella parte alta, portando in testa la coppia Gianni Morandi & Jovanotti, facendo anche salire Emma & Francesca Michielin (che rifanno Britney Spears) e consolidando la posizione di Sangiovanni che omaggia Pierangelo Bertoli, validamente supportato da Fiorella Mannoia. Ho anche apprezzato Be my baby, proposta all’unisono da La Rappresentante di Lista con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra; ma anche Achille Lauro e Loredana Bertè hanno fatto qualcosa di valido, così come Elisa (con What a feeling di Giorgio Moroder) e Giovanni Truppi che (con Vinicio Capossela e Mauro Pagani) hanno ricordato a tutti il sarcasmo di Fabrizio De Andrè. Ma forse il miglior duetto è stato quello offerto da Maurizio Lastrico e la foggiana Maria Chiara Giannetta: da originali attori quali sono, hanno reso interessante uno sketch che poteva sembrare banale, come quello basato sui titoli di alcuni canzoni famose! Da brivido la presentazione che la Giannetta fa degli ipovedenti che l’hanno aiutata nel prepararsi la ruolo di Blanca