Lorenzo Pucci – Sono sempre in ritardo (Fool Immersion 2021)

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Senza arrivare a giudicare l’uomo dalla teoria del comportamento all’analisi applicata (con chiare riflessioni filosofiche), è indubbio che l’essere sempre in ritardo ci fa giudicare una persona in modi assai diversi. Nel disco di Lorenzo Pucci con leggiadra volontà gli spunti sono tanti e ti lasciano sempre un sorriso, anche se in alcune canzoni forse lo smarrimento potrebbe prenderti: 15 minuti apre un disco fatto di 17 momenti, tutti perfettamente incastrati tra loro, quasi fosse un concept album. Ma è indubbio che un trait d’union esiste e si chiama confessione, perché Pucci arriva a raccontarci .. Volevo essere un bravo figlio e far star bene i miei genitori / E giuro che per ogni sbaglio restituirò giorni migliori. Sono stato faticoso, spero ne sia valsa la pena e che la fatica non sia persa.. Toglietevi quel velo di tristezza, perché l’autore con slancio ci riporta alla vita normale di una famiglia, fatta anche di sguardi furbescamente fatto a colui con cui si è diventati grandi .. E mio fratello lo sa bene che certe cose non le penso, anche se la sua rabbia resta ..

Ma qual è l’humus su cui l’artista è cresciuto nella sua Roma? Artisticamente è quello fatto da tanti cantautori che si sono affermati nel corso dei decenni, partendo da Francesco De Gregori e Stefano Rosso per arrivare ai più recenti. Grazie a loro ha affinato la composizione lirica, il matrimonio con le note, la giusta dose di elaborazione musicale ed anche l’introspezione dello slancio personale, fatto di sogni ed ambizioni che si scontrano con la crudezza del vivere quotidiano. Per questo in una recente intervista ha dichiarato .. Vorrei poter dire di essere contento di aver suonato in giro il mio album e di essere riuscito a diventare indipendente economicamente con la musica ..
Confessione candida che ben si sposa con la sua verve artistica che in questo disco trovi momenti alti (come nella title track, ora esalta da un bel videoclip), ma anche in altri brani come Al volo (che ricordo venne presentata alle selezioni di Musicultura) e nell’apparente nonsense di A notte fonda le navi e di Tenete il passo. Una scrittura quella di Lorenzo Pucci particolarmente pronta ad accogliere delle analisi del comportamento umano. Del resto quella copertina (ed il travaso tra ampolle della stessa clessidra) non lascia spazio ai dubbi!

Tracklist di questo album: 15 minuti, Temporale, Non è cosa, A notte fonda le navi, Altare, 30 minuti, Sono sceso in piazza, Al volo, Diploma, 45 minuti, Elio, Vorrei portarti lontano, Quinto, 60 minuti, Sono sempre in ritardo, Tenete il passo, La scritta fine.