Musicalnews ad Ibiza per il preascolto in anteprima di Seven Lives Many Faces, nuovo cd di Enigma

Tempo di Lettura: 5 minuti

Un sogno che diventa realtà?
I quattro webmasters Martyn, Onur, Alonso e Stefano negli A.R.T. Studios con l’ Alchemista di ENIGMA, la mente del progetto: Michael Cretu
Un viaggio alla scoperta della Settima Meraviglia

“Seven Lives Many Faces”
Il settimo album di Enigma

Dalla vecchia consolle mixer Michael esegue dei controlli sui pochi secondi di “Seven Lives Many Faces” poi da il suo “Ok”, si parte …

Luci soffuse, siamo esattamente al centro dello studio davanti ad un perfetto impianto stereo, supportato da un subwoofer.
Nessuna luce intensa, comprendiamo di essere vicini al centro vitale delle molte produzioni, tra le quali “Voyageur” e l’album di Ruth Ann “What About Us….

Michael preme il tasto PLAY di un PC portatile MAC … lasciandoci soli con ENIGMA 7

01 – Encounters – 03:12

Con lo “Spazio” lasciavamo ENIGMA 6, con lo “Spazio” ritroviamo ENIGMA 7.
Proprio come una navicella spaziale che parte per un viaggio senza ritorno, dal quale puoi aspettarti di tutto o niente.
La misteriosa voce femminile mai ascoltata in un album di ENIGMA da inizio all’apertura del countdown …

Seven stars, seven days

Seven seals, seven gates,

Seven angels, seven skies,
Seven sins, seven lives

Un cuore che batte… I suoni dei sintetizzatori sempre più possenti…Maree oceaniche sempre più vicine a noi…Gli Enigmatici sottofondi sono nuovamente in azione.
Onde ambientali e l’assordante rumore di un “elicottero” che ruota da un lato all’altro dello studio. L’inconfondibile sigla iniziale di ogni album di ENIGMA irrompe…

Seven towers, seven eyes,
Seven wonders, SEVEN LIVES!!!

All’improvviso il vuoto… E poi…

02 – Seven Lives – 04:25

… con grande sorpresa ha inizio il brano il cui titolo da origine al nome dell’album.
Classici archi di violino, degni della migliore Orchestra Sinfonica di Londra, ma non si tratta di musica classica.
La struttura del brano si evolve unendo elementi profani che con la classica hanno poco attinenza: batteria hip-hop a martello come mai abbiamo sentito in un brano di ENIGMA.
La voce in sottofondo è di Andru Donalds, in questo brano alla sua massima potenza vocale.

Traces, many faces,
Lost in the maze of time,
Blinded by the DARKNESS,
That’s the start of SEVEN LIVES!!
!

“Seven Lives” è il brano che meglio rappresenta ENIGMA in veste futuristica.
Si distingue da quella fredda sensazione di un viaggio itinerante nello spazio che poteva suggerire il precedente A Posteriori.
Il brano termina con lo stesso arco sinfonico iniziale, appare e scompare come uno sconosciuto in agguato.

03 – Touchness – 03.36

Ci sono momenti nelle tracce di ENIGMA che non puoi descrivere così facilmente, che nessuno può comprendere e sentire come te. Ecco cosa vuol dire ENIGMA.
“Touchness” è la traccia toccante dell’album, risuona come un classico del progetto: intro di violini, il loop della chitarra acustica che stordisce e penetra nella mente con il suono dei bassi.
Hai la sensazione della terra in movimento, suggestioni ed emozioni che si fanno così alte e intense. L’idea è di essere nel centro del deserto con l’illusione del miraggio, e sentire delle voci. La misteriosa e nuova voce femminile di ENIGMA sussurra:

Touch and kiss me..
-Up and Down-
Touch and feel me,
-Up and Down-

Irrompe a 02:03 con elegante sussurrio. Si apre con archi di violini, si chiude con archi di violini.
Questa è “Touchness”, dall’unione di Touch (tocco) con il suffisso “ness” che enfatizza la sensazione del tocco. Vuol dire essere toccati, toccare la tua anima … Un nuovo amore …

04 – The Same Parents – 05.20

La chitarra classica fa il suo ingresso: Sebastian Cretu inizia a porci delle domande.
Chi è in grado di rispondergli?
Chi è in grado di spiegare le guerre senza senso a quest’anima innocente?

We all had the same parents,
Many million years ago,
Why can’t we live in FREEDOM?
Without hunger with no war…

Tamburi battenti ovunque in sottofondo. L’ ‘ATTENZIONE’ è richiesta.
Sebastian chiede “ATTENZIONE” a dove siamo, e a cosa siamo.
Ma è Nikita Cretu a cantare per la prima volta in ENIGMA. Un destino già annunciato per i figli gemelli dell’artista???

05 – Fata Morgana – 03:24

Bassi e batterie energetiche sono più che mai un’incredibile combinazione!! La misteriosa voce femminile risorge e dice

‘’Take me now… Take me now…Take me NOW…’’

Ne deriva nuovamente un groove di batteria stile “Sadeness” ma con una maggiore potenza nelle linee di basso.
I suoni riproducono l’ “Ilusione” come derivazione dal termine inglese di “Fata Morgana”.

06 – Hell’s Heaven – 03:52

La sensazione del Paradiso e Inferno in un crescendo e decrescendo sonoro.
L’introduzione sembra un messaggio sonoro dal glorioso passato degli Anni 80, sotto forma di organo elettronico stile Alan Parson Project.
Effetti che provengono da ogni lato della consolle mixer, un’avvolgente suono spaziale.
Il suono dei bassi complesso e impressionante.
Le tastiere che viaggiano senza meta in “You’re Not Alone” degli Olive trovano in questo brano un fratello maggiore.

07 – La Puerta del Cielo – 03:28

Tanto di cappello ad una “Signora” voce. La 61enne ibizenca Margarita Roig introduce un brano in dialetto spagnolo, di cui non è importante comprenderne i testi. L’armonia si esprime in un linguaggio universale, possiamo vedere la “Porta del Paradiso”:
è davanti ad ognuno di noi 4, nessun altro l’ha mai conosciuta fino ad ora.
Quasi una ninna-nanna stile “The Child in Us”, da Enigma 3.

Allà dins es canal
En es peu da sa muntanya,
Pareix que es senten picarols
Suau si es mou sa manada.

Dins es canta des riquets,
I es mussol crida sa calma,
I aquella olor que em pareix
De sa palla humilada…

08 – Distorted Love – 04:11

I Canti Gregoriani tanto ricordati del progetto ENIGMA ritornano, ma ben presto sfumano all’interno dell’intro.
La seconda performance eccellente di Andru Donalds – non distorta come il titolo potrebbe suggerire e che sovrasta la chitarra elettronica.
Le voci sono strumenti o gli strumenti sono voci filosofali che funzionano ancora una volta alla grande.

I need you, I love your body
-You need love-

Touch me, I’ll be your daddy,
Smell me, I’ll be your mommy,
Touch me, Feel me, Smell me…

09 – Je T’aime Till My Dying Day† – 04:19

…Do you love me too, do you..do you..Do you love me too?

Una voce femminile campionata ripete questa frase, e martella la nostra mente.
Basso, melodia Anni ’70, gemiti e respiri sensuali da ogni angolo sonoro. Si respira amore…

Je t’aime, je t’aime mon amour,
-Do you really love me?-
Je t’aime

I’ll always love you…Till my dying day…

Andru è la voce guida del brano e tira fuori con la sua rabbia vocale le segrete confessioni, tratte dalle storie di vita degli uomini.

10 – Déjà Vu – 02:56

Possiamo ascoltare l’oceano e le maree. Qualcosa ci ricorda il suono delle campane ma in tono minore ….
Dal francese “già sentito“, Déjà Vu è diverso da un collage.
Echi di “The Roundabout” che si confondono con i sample di “Between Mind & Heart”, nelle mani di Cretu rivivono nuove intensità sonore.

11 – Between Generations – 04:31

La seconda traccia con la voce ipnotizzante di Margarita Roig. Un pezzo che può ricordare la musica folk e i canti da strada.

Si penses que ma mare
Així dispara amb so canó gros
I tens raó
No t’hi pensis I aixi en tindrem es dos.

Discutevamo con Michael circa la voce di Margarita, egli afferma: “Ho cercato delle decenti vocalist in Mongolia per anni … Non sapevo di averne una accanto a me …”.
Questa è la traccia che meglio mette in evidenza la potenza della sua voce, unendola ad una danza dall’atmosfera tribale/tradizionale.

12 – The Language of Sound – 04:21

Nel gran collage di “Seven Lives Many Faces” questa traccia è piena di campioni vocali. Immagina una fusione di voci diverse unite dalla stessa radicale armonia.
Ad 01:46 irrompono i sospiri femminili ancora una volta, aggiungi i canti di “Dejà Vu” come ingredienti, ed infine un canto Mongolo, in apparenza quasi gitano, già sentito nell’Extended Guitarre Remix del singolo “Won’t Run Away” (Sandra).
Ecco il nostro Alchimista … Ha gli stessi ingredienti che sa mixare in modo differente. Ed è questo che fa di lui la vera mente del progetto.

La traccia sperimentale volge al termine proprio come l’indimenticabile tramonto del sole ad Ibiza …

Probabilmente “Seven Lives Many Faces” a voi suggerirà un altro tipo d’emozione, oppure non ne trasmetterà alcuna. Un album di ENIGMA va ascoltato e non commentato.
Queste sono le sensazioni di quattro amici “virtuali” che si sono incontrati per la prima volta l’8 Agosto 2008 sotto il segno di un’unica passione musicale e un linguaggio universale, quello di ENIGMA, che mette d’accordo razze e religioni.

A cura di Stefano Trentadue @ Enigma-Fanclub.com
con testi e ispirazioni di Onur @ EnigmaMusic.com